Più di 300 Gigawatt di nuova capacità di generazione di energia elettrica prevista nel Mediterraneo di cui più della metà da fonti rinnovabili.
Questo lo scenario dinvestimento in GW nel Mediterraneo per il 2030 in cui le rinnovabili possono arrivare a rappresentare il 53%, secondo il piano d’azione previsto dallassociazione internazionale no profit, Res4Med, il cui battesimo sara il 3 maggio a Roma e che oggi e stata presentata in un Forum all ANSA.
A scattare la fotografia dellenergia verde del futuro per il sud del Mediterraneo e per alcuni Paesi del Medio Oriente, e Roberto Vigotti, segretario generale di Res4Med, nel rapporto Contesto Mediterraneo realizzato in qualita di direttore elettricita dell Osservatorio Mediterraneo dellEnergia Ome.Secondo Vigotti, la crescita della produzione di elettricita si concentrera principalmente nella sponda Sud del Mediterraneo. Differenze notevoli sono state registrate tra la sponda Nord, Turchia e la sponda Sud. Il tasso annuale medio di crescita dei consumi elettrici nel periodo 2010-2020 registra al Nord 1.6% Bulgaria, Croazia, Slovenia e Grecia oltre 2,5%; Francia meno del 1,5%; in Turchia il 7,5% in situazione di base e di picco della domanda; nel Sud tra il 4% Israele e Libano e il 7% circa Libia e Marocco.
Per quanto riguarda gli investimenti economici, secondo l esperto, al 2030 saranno necessari tra i 700-715 miliardi di euro esclusi i costi delle reti. Nello scenario in cui si prevedono azioni forti nel settore delle rinnovabili gli investimenti aggiuntivi per la sponda Sud maggiore tasso di energie verdi sarebbero compensati dai maggiori benefici legati ad un accresciuto export degli idrocarburi.
viaMediterraneo, 53% energia verdein 2030 – Rinnovabili – Ambiente&Energia – ANSA.it.